CONSIGLI PRATICI PER I TAPPETI

Ogni materiale ha proprietà diverse, quindi è bene sapere quali sono le loro caratteristiche e cosa aspettarsi.

I materiali sintetici come poliammide, polipropilene, poliestere, ecc. sono generalmente più economici, più facili da pulire, sono relativamente durevoli, ma sono più inclini all’usura e alla rottura delle fibre.

I tappeti realizzati con materiali naturali (lana, fibra di cocco, cotone, sisal, viscosa, iuta e altri) richiedono solitamente un investimento leggermente superiore e sono più difficili da mantenere, ma sono più morbidi, più flessibili e apportano umidità in un ambiente secco, al contrario, possono assorbire l’umidità.

Filati naturali

Cotone

E’ una fibra vegetale ottenuta dalle capsule mature della pianta del cotone, un arbusto alto circa cm.40. Quando la capsula è matura si apre in 4 parti mostrando il batuffolo di cotone. Dopo la raccolta il cotone viene cardato e pettinato in modo da eliminare tutte le impurità. La lunghezza delle fibre di cotone è molto importante, perchè si ottengono filati tanto più pregiati quanto più la fibra è lunga. Le più vaste coltivazioni di cotone si hanno in America, India, Cina, Egitto, Pakistan, Sudan ed Europa Orientale. Composto per il 95% di cellulosa, il cotone è leggero, morbido ed assorbente, di solito usato per tappeti bagno o per bambini.

Juta

Pianta originaria dell’India, caratterizzata dalle foglie ovali e dai suoi piccoli fori. La fibra tessile viene ottenuta dal fusto della pianta dopo una adeguata macerazione.

Bambù

Le doghe di bambù vengono ricavate dalle canne di bambù . I processi di trasformazione e produzione del Bambù non hanno nessun impatto ambientale negativo e non ci sono agenti chimici usati nella lavorazione.

Sisal

Fibra che si ottiene dalle foglie di alcune specie di Agave. Dalla foglia del sisal, dopo la macerazione, si ricava la fibra naturale che, dopo esser stata filata, é utilizzata per tessere i tappeti.

Lana

Fibra ricavata dal pelo di diversi animali: principalmente dalle pecore, ma anche dal cammello, dal dromedario, dalla vigogna, dalla capra,dal lama e dall’alpaca. Oltre ad essere caratterizzata dal tipo di animale, la qualità di questo materiale dipende anche dalla parte del corpo dell’animale dalla quale viene prelevata. Prima della filatura, la lana viene cernita, battuta, lavata, ripulita da detriti vegetali ed infine pettinata.

Seta

Si ricava dalla bava che viene secreta dal baco da seta, che con essa intreccia il suo bozzolo prima di trasformarsi in farfalla. E’ una sostanza filamentosa, che prima di essere “trasformata” in filo continuo atto alla tessitura, deve subire diversi trattamenti. Raccolti i bozzoli, si procede alla stufatura, alla trattura e poi alla consolidatura, sottoponendo il filamento a torsione. L’uso è limitato a pochi tappeti annodati a mano con altissima densità di punti e prezzi elevati.

Le fibre naturali erano tinte un tempo con tinture vegetali o minerali ricavate direttamente dalla natura nei luoghi di tessitura.Ancora adesso per alcune tessiture a mano di alta qualità si usano filati tinti con colori vegetali che donano ai tappeti colori e sfumature che non si riescono a creare con i coloranti chimici.

 

Fibre sintetiche

Le fibre sintetiche sono ottenute da composti chimici di sintesi derivati principalmente dal petrolio e ridotti in filamenti più o meno lunghi. Le fibre sintetiche sono entrate in commercio dopo il 1940 e si sono subito affermate per la loro possibilità di dare prodotti pratici e resistenti. In genere vengono prodotte dalla fusione di granuli di materia prima poi passati in speciali trafile ( estrusione ) per formare piccoli filamenti ( bave ) poi usati per produrre il filato.

Fibra polipropilenica

Sicuramente è la fibra oggi più usata nella fabbricazione di tappeti. Il polipropilene per sua natura è idrorepellente, antimacchia, inattaccabile da muffe e batteri.

Il polipropilene è indeformabile e resistente, ha una carica elettrostatica molto bassa ed una bassa conduttività termica pari a quella della lana con il vantaggio di asciugare molto più rapidamente.

Avendo un basso assorbimento di acqua non può essere tinto o stampato ma viene prodotto tinto in massa, ovvero aggiungendo il colorante durante la fusione del granulo prima dell’estrusione, per cui risulta molto resistente alla luce e ha notevoli proprietà antimacchia. Il filato può avere delle lavorazioni prima della tessitura Twisting ovvero torcitura per rendere il pelo più ritorto o Heatsetting cioè fissaggio con ultrasuoni della torsione del filo per avere poi nel tappeto una buona definizione del punto con un effetto simile alla lana.

Fibre poliammidiche

Tra le più famose il nylon, molto resistente e con buone capacità di assorbimento, viene usato prevalentemente per la produzione di moquette e passatoie. Anche usato per alcuni tappeti stampati.

Poliestere

Usato principalmente per orditure o trame mescolato con altri filati.

Fibre poliacriliche

Filati di pregio con effetto lucido usati per tappeti di qualità.

Filati a base cellulosica

Filato a base di cellulosa quindi elaborazioni chimiche di un prodotto naturale.

Il più diffuso è la Viscosa, la principale caratteristica di questo filato è il fatto di essere lucido per cui viene usato per tappeti a effetto brillante in genere riproduzioni di tappeti in seta. Non è un filato molto resistente e la sua natura a base di cellulosa ne sconsiglia il lavaggio ad acqua, ma in genere i tappeti in viscosa hanno una buona densità che ovvia in parte alla debolezza del filato.